Descrizione
Situata in posizione strategica e con grandi potenzialità abitative adatta a diverse destinazioni d’uso, la Masseria Farnese è una tipica costruzione agricola situata nel cuore del Salento con una superficie abitabile di circa 1000 mq e un parco di circa 5 ettari.
Si tratta di un possedimento molto antico ma ben conservato, appartenente alla famiglia del Duca Guarini, feudatari di Surano e di Poggiardo sin dal 1400.
La costruzione principale è in pietra con volte a stella e a botte ben conservate, i suoi ambienti spaziosi hanno dimensioni maestose e ben collegati tra spazi esterni e interni. I giardini della Masseria sono versatili e circondati da un muro di cinta di pietre a secco mentre una parte aveva una copertura a coppi ormai crollata ma riqualificabile con interventi di natura ordinaria.
Ancora in funzione fino al 1970, la Masseria aveva numerosi capi di bestiame tra pecore e bovini, dato che si può notare dalle numerose stalle con mangiatoie in pietra.
Denominata Masseria perché storicamente data in concessione ad un “ammassaro” che ne deteneva l’usufrutto con la condizione di coltivare e mettere a reddito un discreto appezzamento di terreno agricolo con allevamento di bestiame.
La parte residenziale che inizia dalla stanza con il camino ed il grande forno, ancora in perfette condizioni, ci fa capire che la Masseria era frequentata non solo dagli abitanti della stessa ma da chi viveva i piccoli casali del circondario.
Il parco, con terreni di circa 5000 mq. che circondano la Masseria sono in parte seminativi e dove ancora oggi si coltivano il grano, l’orzo e l’avena. Il resto dei terreni è catalogato come pascolo, dove si sfruttava la vegetazione naturale per far pascolare le pecore.
I terreni su cui posa la Masseria sono tipici del Salento e hanno la caratteristica di avere la roccia affiorante. Questa caratteristica naturale, terreni rocciosi e con poca vegetazione, serviva per mantenere ambienti asciutti e freschi, anche ideali per le zampe delle pecore, molto sensibili all’umidità. In questo modo si riusciva a sfruttare quei terreni marginali non adatti per la coltivazione degli ulivi e della vigna. La sua esposizione Est/Ovest ne favorisce una luminosità eccezionale.
