Descrizione
Nella meravigliosa campagna pavese troviamo l'antico castello del 1122 con ampie sale ed imponenti viali dell'epoca. In un piccolo borgo storico posto in posizione strategica tra Milano e Pavia, luogo ideale per escursioni e gite all'insegna della natura e dell'arte, questo splendido castello medievale è circondato da un parco di 1,4 ettari. Le prime notizie certe dell'esistenza del Castello risalgono da una pergamena del 28 febbraio del 1122, ma esistente da molto tempo prima, come risultano dai resti della parte più antica, risalente al X secolo, incorporati in una ricostruzione trecentesca. Il Castello per metà alla Chiesa della SS. Trinità di Pavia, per una parte alla Chiesa di S. Maria di Campomorto e la rimanente parte alle nobili famiglie dei Landriani e dei Mantegazza, due famiglie tra le più antiche ed illustri di Milano. Vidigulfo faceva parte del territorio che si estendeva fino al confine del territorio pavese, eternamente conteso tra Milano e Pavia, chiamato "Terre comuni" o "Terre perse", inoltre era fornito di tutte le risorse di vita e difesa e fortificato con un Castello con torre, atto alla difesa, al protetto ed al deposito di alimenti ed armi. Nel 1217 si compì, proprio nel Castello di Vidigulfo, un vano tenante di concludato di pace tra i consoli dei Communi nemici di Pavia, Milano e Piacenza con l'esercito imperiale di Federico I detto Barbarossa.
Fatto di notevole importanza storica che evidenzia il ruolo rappresentativo che svolgeva in quell'epoca il fortilizio, che col passare del tempo, assolverà̀ in misura sempre maggiore sia a funzioni amministrative che abitative. La torre viene citata in un documento del 1329 quando il Castello era dominio esclusivo di Giacomino Landriani per investitura imperiale di Ludovico il Bavaro. Da questo momento i Landriani conservarono la proprietà̀ del Castello nei secoli successivi. I passaggi di proprietà̀ avvenuti nel corso dei secoli sono moltiplicati ma tutti tra i componenti della famiglia Landriani che ancora nel XVI secolo manteneva il proprio elevato grado di biltà. Intorno alla prima metà del XIX secolo, Luigi Stabilini divenne il nuovo proprietario del Castello e ne mantenne possesso fino al 1960. Non è stato possibile accertare il destino della famiglia Landriani ma è utile ricardare che il 1786 segna la cessazione del sistema feudale in Lombardia. Alla fine degli anni '60 il Castello fu acquistato dall'archeologo Aurelio Codara, che avviò lavori di ristrutturazione in pessimo stato dell'edificio.
Dopo la morte del Codara il Castello è passato nelle dell'attuale proprietario, il quale ha proseguito i lavori iniziati alcuni anni prima in fase di destinazione. La cornice è quella della splendida campagna pavese, un territorio straordinariamente affascinante soprattutto per la ricchezza di luoghi belli da vedere e interessanti da visitare, tra cui principalmente la splendida Certosa di Pavia, grande complexo monumentale composto da un monastero e un santuario lungo la sponda del caratteristico Naviglio Pavese. La struttura del castello ruota attorno alla corte interna ed è sovrastata da una torre che rappresenta uno dei tratti distintivi della struttura del fortilizio, caratterizzata da una splendida volta a vela con decorazioni e steli pittorici. Internamente, dislocate in 2.600 mq di superficie, le ampie sale con gli imponenti camini d'epoca ci riportano ad un passato glorioso ed affascinante, come anche l'imponente scalone del '600. Il parco che circonda il Castello, con le magnolie colari e il ghetto delle ninfee, completa l'atmosfera da sogno di questo luogo carico di storia e di fascino alle porte di Milano.
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